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Global Humanitarian Overview 2024 (GHO)
Livello:
Organismi internazionali (INT)
Paese:
Tutti i Paesi (TUTTI)
Anno:
2024
Ente / Autore
Humanitarian Action (HA)
Tipologia / Abbreviazione
Dati socio-economici (DSocEc)
Caratteri e fattori di interesse
Nel 2024, quasi 300 milioni di persone in tutto il mondo, avranno bisogno di assistenza umanitaria e protezione, a causa di conflitti, emergenze climatiche ed altri fattori. 74,1 milioni di persone avranno bisogno di assistenza umanitaria nell'Africa orientale e meridionale; la crisi in Sudan ne rappresenta quasi il 40%. Le richieste nazionali per il Sudan, e per l'intera regione, sono aumentate da quando è scoppiato il conflitto nell'agosto 2023, con un massiccio afflusso di persone verso i paesi vicini. In tutta l'area si sta registrando un rapido aumento dei bisogni, passando da 15,8 milioni di persone nel 2023 a 30 milioni di persone nel 2024.
Nell'Africa occidentale e centrale, 65,1 milioni di persone sono bisognose e le crisi in Burkina Faso e Niger si sono espanse e si sono intensificate, determinando un aumento dei bisogni rispetto al 2023.
In Medio Oriente e Nord Africa, 53,8 milioni di persone necessitano di assistenza, con la crisi in Siria che ha provocato 32,5 milioni di persone bisognose, sia all'interno della Siria che nei paesi vicini.
In Asia e nel Pacifico 50,8 milioni di persone sono in stato di bisogno, di cui 30,6 milioni a causa della crisi in Afghanistan. In Myanmar i bisogni sono aumentati con l'aggravarsi della crisi. La regione dell'America Latina e dei Caraibi ospita attualmente 38,9 milioni di persone bisognose, di cui 15,9 milioni sono colpite dalla crisi del Venezuela, mentre nell'Europa orientale 16,8 milioni di persone sono ancora in stato di bisogno a causa della guerra in Ucraina.
Ci sono tre fattori principali che determinano queste esigenze.
Il conflitto: il mondo sta sperimentando sempre più conflitti, con conseguenze devastanti per i civili. Solo nel 2023, il conflitto diffuso in Sudan e le ostilità tra Israele e Gaza hanno causato un drammatico aumento delle morti civili. In sole cinque settimane, il numero di civili uccisi nei Territori palestinesi occupati è stato equivalente a quasi il 60% del numero totale globale di civili uccisi nel 2022, che era già di per sé l'anno più sanguinoso dal genocidio ruandese del 1994. Quasi 1 bambino su 5 nel mondo vive o fugge da zone di conflitto.
L'emergenza climatica globale: la crisi climatica si sta espandendo sempre più. Si prevede che il 2023 sarà l'anno più caldo mai registrato con simultanei disastri climatici, dal ciclone tropicale Freddy nell'Africa meridionale agli incendi in Europa e alla devastazione provocata dalla tempesta Daniel in Libia. Gli sfollamenti interni causati dai cambiamenti climatici sono aumentati del 45% in un solo anno, tra il 2021 e il 2022.
I fattori economici: le dinamiche economiche si sovrappongono a conflitti, disastri climatici, epidemie di malattie infettive e altri, come un fattore significativo di bisogni umanitari, e sono un fattore primario, o un forte contributo, all'aumento dei bisogni in diverse crisi, tra cui Afghanistan, Siria e Venezuela.
Dal rapporto emerge che 1 bambino su 5 vive o fugge da un conflitto, 1 persona su 73 è sfollata, 29 paesi hanno segnalato epidemie di colera nel 2023.
Oggi gli sfollati sono più numerosi che in qualsiasi altro momento dall'inizio del secolo. In tutto il mondo, più di 1 persona su 73 è costretta a sfollare, un rapporto che è quasi raddoppiato negli ultimi dieci anni. I conflitti ed i disastri climatici rimangono i principali fattori che determinano lo sfollamento.
Gli sfollati interni hanno raggiunto il livello più alto mai raggiunto alla fine del 2022, con 71,1 milioni di sfollati interni (IDP) in tutto il mondo, che rappresentano un aumento del 20% in un anno (il maggiore aumento su base annua dal 2013). Il numero di rifugiati ha raggiunto il livello record, pari a 36,4 milioni, di cui oltre la metà provenienti da Afghanistan, Siria e Ucraina.
Tuttavia, nonostante l'aumento dei conflitti, l'emergenza climatica globale ed altri fattori, il numero di persone identificate come bisognose è diminuito in diversi paesi tra il 2023 e il 2024 (Kenya, Malawi, Pakistan, Yemen e Somalia).





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